Levante, stile e poesia sul palco del Teatro Pietra Rosa: il fotoracconto del concerto

Un passo avanti l’altro su altissimi tacchi colorati, mise giallo pastello, lunghi capelli neri in volume ampio. Tra gli altri accessori, uno sguardo penetrante e quella chitarra. Inizia con qualche accordo la sua live di musica e parole, Levante. Mentre il sole cala alle sue spalle e il pubblico abbarbicato sulle scale grida: “Claudia, Claudia…”. Un canto delicato e fiducioso verso un’alba che presto risorgerà e verso un futuro migliore.

Claudia è tornata a casa, la sua Sicilia, dopo un anno e mezzo di fermo dei tour e dei concerti e di un intero comparto di lavoro che non ha esitato a ringraziare. Claudia, album e collaborazioni, quel Sanremo e giornate trascorse a dare retta alla propria creatività. Canta ininterrottamente per quasi due ore, senza tregua, come se cantare fosse tutto e invece no, la musica si vive. Così molleggia su lunghe gambe che sembrano avercene all’infinito, allarga le braccia al cielo, sale e scende, si ferma, intona e si riparte.

“Claudia, Claudia…sei stupenda!” – gridano – un pubblico giovane, raccolto dal circondario, a Pollina per Levante, la cantautrice che vale la pena andare a sentire, a vedere. A fine serata due ragazzi di Bagheria avvicinano qualcuno dello staff per sapere dove rivedere le immagini il giorno dopo. Un po’ di musica, canzoni in cui rispecchiare qualche emozione, “Bravi, bravi, bravi tutti voi”…

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